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Fosse solo facciata… Sicurezza e strategie di impaurimento
29/11/2018 di Maria Medici
Il decreto sicurezza, o decreto Salvini (data la fierezza con la quale l’attuale ministro e vicepresidente del consiglio sbandiera il provvedimento) è l’ennesimo mattone elettorale posto da chi (Lega) sa che le prospettive dell’attuale governo non sono rosee e che prima o poi sarà possibile nelle attuali condizioni il grande salto – o assalto – in solitaria, alla poltrona di Palazzo Chigi. Cioè senza l’impiccio dei grillini. I quali stanno dando manforte alla Lega con una serie di zappate sui piedi, gaffe e soprattutto con palesi dimostrazioni di incapacità e dilettantismo di governo. E siccome è il clima da campagna elettorale permanente la migliore strada per racimolare consensi in Italia, in quel calderone di paure, risentimenti, dubbi, regressioni ed incapacità a comprendere le complessità che attanaglia sempre più tanti cittadini, tanto vale battere il ferro finché è caldo.
E quale miglior ferro della paura dello straniero? Ovvio che il problema dell’Italia presente e futura sono gli immigrati, rifugiati, clandestini, ecc...
Questo si sta facendo credere al popolo che sembra andare sempre appresso ai cantastorie di turno, se questi è capace di rimestare nella pancia profonda della Nazione.
Però, a scoprire la mascherata, ci si potrebbe accorgere che i problemi del Paese sono altri. Quindi millantare provvedimenti squisitamente disumani nei confronti dei migranti serve non solo ad ottenere plausi di parte dell’opinione civile. Bisogna fare di più. Buttiamo a mare tutto il lavoro che a livello locale si organizza attorno alla loro permanenza in attesa di un riscontro formale del loro stato di necessità. Via le scuole di lingua, vie le iniziative di integrazione, via il modello Riace e avanti la filosofia dell’ostilità verso di loro. I migranti finiranno in stato di abbandono, liberi, loro malgrado, di arrangiarsi da soli nell’unica plausibile direzione, ossia quella della marginalità.
Così alla facciata si potrà associare un legittimo motivo e dire: vedete? questi sono qui solo per creare problemi. La fabbrica della non accoglienza si è messa in moto per produrre clandestini e, assieme a loro, sfornare paure. Ai ministeri dell’Amore, della Pace e dell’Abbondanza, che Orwell, in 1984, aveva immaginato essere i dicasteri preposti alla vita e al controllo dell’umanità, andrebbe ormai aggiunto il Ministero della Paura. Vero motore del consenso di questi tempi.
Commenti:
29/11/2018 23:45:48 di LorenzoUn bel condensato di luoghi comuni buonisti.
>> Risposta di Maria Medici
a lei sembrerà un condensato di luoghi comuni "buonisti" a me il decreto pare invece un condensato di inadeguatezza ad affrontare una questione molto complessa, assai più complessa della faciloneria con la quale il nostro ministro degli Interni sembra voglia interpretare la realtà. Poi, ripeto: non sarebbe mica il primo Salvini a gonfiare ad arte una questione per nascondere ben altri problemi; anzi, ad usare una questione per catalizzare appositamente l'attenzione verso un problema.
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