Fanno bene quelli che rilevano, anche criticamente e con quella giusta dose di cattiveria politica, i passaggi repentini di fronte interno della neo ministra Bellanova (da dalemiana a renziana) oppure coloro che le rimproverano la sua piena adesione al Jobs Act di allora e ad altre scelte che molti, da sinistra non approvano.
Fanno bene non perché io sia d’accordo con tutte le critiche fatte ma perché tali critiche sono dirette alle scelte e ai percorsi politici. Cioè a quegli argomenti che dovrebbero essere i temi di cui parlare di fronte ad un personaggio salito alla ribalta di un nuovo governo. La stessa panza di Salvini immortalata in spiaggia per tutta l’estate avrebbe dovuto contare un fico secco di fronte allo spessore del personaggio politico, alle sue idee e alle sue convinzioni.
Invece il dibattito politico che la Rete gentilmente e democraticamente ci offre è un crogiuolo di idiozie, offese gratuite e cattiverie, nel caso della Bellanova, di chiara matrice sessista. Se un ragazzino prende in giro una compagna perché è grassa, sarà compito – o dovrebbe esserlo – della famiglia o della scuola o di uno con un minimo di coscienza, spiegargli che è una brutta cosa, che può ferire, fare male. Se lo fa Capezzone allora siamo messi male.
Ma oggi va così e c’è ancora qualcuno che si stupisce del fenomeno del cyber bullismo o del bullismo tra gli adolescenti e i bambini. E gli adulti allora? Questo è il livello su cui è capace di muoversi anche la contesa politica, ma senza quel minimo di ritegno che un tempo la decenza garantiva, il vergognarsi di sé e delle proprie parole offriva. Oggi siamo senza vergogna e ritegno, come pure, spesso, sembriamo senza pietà.
Colpire l’aspetto estetico di una persona vuol dire muoversi ad un livello basso, molto basso, di intelligenza dando sfogo più ad un istinto residuale che ad un ragionamento, il quale evidentemente richiede uno sforzo maggiore, un briciolo di informazione. Piuttosto complicato nel supermarket emotivo della Rete, meglio affidarsi alla corrente del vituperio a buon mercato per far sentire a tutti come la pensi, cioè che la pensi come il gregge.
La Bellanova presa in giro per il vestito è un chiaro segnale della limitazione d’orizzonte sul quale siamo sempre più costretti a muoverci nei ragionamenti, schiacciati dall’abbassarsi del livello di coscienza, di critica, rimbecilliti dai social e dal loro democraticismo pilotato.
Ovviamente le prede e gli obiettivi prediletti restano le donne, considerate le più a rischio di immagine, cioè che valgono meno o più a seconda di come sono esteticamente. Sono anche le prede più gustose da offendere poiché l’armamentario di ingiurie disponibile sembra meglio adatto a mortificare il corpo per annullarne il valore del pensiero e delle azioni. Ne abbiamo di fare di strada ancora, altro che quote rosa.
Commenti:
10/09/2019 10:49:58 di ALBERTOBuongiorno e Buona Giornata!! Condivido il Pòst.. purtroppo in Italia la Strada è Lunga per Combattere Ignoranza e Bigottismo!!
Commenta:

Letto: 1965