Maria Medici, Blog di Attualità
Maria Medici

Articoli



Notizia

#Povertà #Confronto un #mondo di #Poveri

05/09/2017 di Maria Medici

È noto che l'#India, pur essendo una #economia in rapidissima #crescita, conservi ancora un enorme segmento di #popolazione, specie rurale, povera, malnutrita e #analfabeta. Stimare il numero dei poveri in India è una operazione quasi impossibile. L'ultimo #censimento (2017) ha calcolato la popolazione del #Paese in un miliardo e 335 milioni, dispersi in un #territorio vastissimo (3 milioni e 200mila km quadrati) e con una mobilità umana assai diffusa.



I poveri li incontri ovunque, fanno parte del panorama indiano, almeno quelli che si aggirano e vivono nelle #località toccate dal #turismo internazionale. Li vedi dappertutto tranne che nei centri d'affari delle grandi #città, a meno che non ti ci rechi di notte, allora troverai centinaia di esseri umani che dormono sui marciapiedi o sotto i grattacieli.

A contare i poveri in India ha provato anche il #premier #NerendraModi, ma dopo più di un anno di lavoro ha rinunciato, auspicando la creazione di un nuovo ufficio per il censimento della povertà. Secondo un dispaccio #Ansa, l'ultimo dato più o meno attendibile, che però risale al 2009, è quello a cura del #Comitato #Tendulkar che stimava, considerando un reddito minimo giornaliero individuale di 33 rupie (0,44 euro) per la città e 27 #rupie (0,36 euro) per la #campagna, il numero dei poveri in 270 milioni di individui, un numero pari a quasi il doppio della popolazione totale che vive in #Russia, più del quadruplo della popolazione italiana, più della metà della popolazione d'#Europa. Seppure le condizioni generali sembrano essere leggermente migliorate negli ultimi dieci anni, è chiaro che questa enorme cifra probabilmente non è calata di molto. Duecentosettantamilioni di esseri umani è un numero impressionante, fuori misura per i parametri con i quali siamo abituati a discutere e ad analizzare i fenomeni di povertà ed #emarginazione in #Occidente.

Fare paragoni, a parte la ricerca delle cause della povertà che si ripetono nei differenti contesti socio-economici, non ha senso, a meno che non si voglia rapportare l'indice di povertà alla popolazione generale del paese: allora 270 milioni potranno apparire nemmeno troppi in una #nazione che ha iniziato neppure da un secolo il suo #sviluppo economico e che è la seconda per popolazione al mondo (superata dalla #Cina con uno scarto, ormai, di "solo" 50 milioni di abitanti). Tuttavia, rapportare queste cifre potrà essere utile agli studiosi di statistica, ma disorienta il comune mortale che tenta, solo per un attimo, di provare a capire cosa significhi questa moltitudine senza fine di #uomini, #donne, #bambini, ciascuno con una #storia personale di #sofferenza che però fatica ad emergere nella marea indistinta dei miserabili. Una cifra che fa apparire le pur tantissime iniziative atte a favorire lo sviluppo in quel paese, anche attraverso l'aiuto internazionale, come gocce in un #oceano.

Poveri tra i poveri sono i bambini. Secondo l'#Unicef, un bambino malnutrito su tre è indiano e il 45% dei bambini con meno di tre anni risulta sottopeso e ben il 30% dei bambini lo sono alla #nascita. La situazione sanitaria e igienica è disastrosa in certe zone e a farne le spese, ovviamente sono i più deboli: quasi due milioni di bambini muoiono ogni anno a causa di #infezioni e malattie che in contesti più sani non sarebbero un problema. L'India è poi al primo posto per la #mortalità infantile tra lo 0 e i 5 anni. Sempre l'Unicef informa che la disparità nell'accesso ai servizi è enorme tra la popolazione; non solo le differenze fra centri urbani e campagne, ma anche le #discriminazioni di #casta, di #classe e di #genere appaiono diffusissime. Anche l'India che decolla economicamente finisce per colpire i più poveri: chi non si può permettere l'acqua in bottiglia finisce avvelenato dall'alta percentuale di #arsenico e di #fluoruro presente nell’acqua “potabile”. Ci sono più di 120 milioni di #famiglie che non dispongono di servizi igienici. I sieropositivi sono 5 milioni, rappresentando l'11,4% dei sieropositivi nel mondo. Poi c'è la povertà culturale che colpisce soprattutto i bambini e le donne: il 20% dei minori fra i 6 e i 14 anni non va a #scuola e in India ci sono 190 milioni di bambine che risultano analfabete. Senza scuola il futuro da adulti comincia presto: 12 milioni è il numero stimato di bambini che lavora e chi non ha una occupazione spesso vive in strada, alla giornata, specie nelle #metropoli. Il dramma, poi, è che se le condizioni della campagne e dei #villaggi sono disastrose in certe aree del paese, le aree urbane non riescono ad offrire, per disorganizzazione dei servizi ma anche carenza di strutture che mettono assieme domanda di #lavoro e offerta, migliori possibilità ai disperati che abbandonano le zone rurali.

Sono grandi numeri (poiché percentualizzare un miliardo e 300 milioni vuole dire sempre un parlare di milioni persone) che mettono in evidenza nettamente, le idiosincrasie del mondo contemporaneo, dove evidentemente qualche meccanismo di natura diabolica è insito nelle #leggi di produzione dell’economia e della finanza. Per cui sempre di più grattacieli e high tech si accompagnano a slum e povertà estreme, per scoprire poi quel nesso profondo che sussiste fra l’economia globale e lo sfruttamento altrettanto globale degli schiavi del Terzo millennio. In fondo, le distanze fra il più avanzato sistema economico e la miseria non sono poi così estese. In India ci sono i poveri che hanno poco o nulla fra le mani; ma quanti invece, poi, sono i “fortunati” (per così dire) che, sfruttati, nei più disparati settori (pensate ai noti demolitori navali indiani, cioè quelli che smontano un pezzo alla volta transatlantici, petroliere, ecc., uno dei mestieri più pericolosi al mondo), contribuiscono a quei sistemi avanzati? Purtroppo, come una “schiuma della terra”, i poveri interrogano sempre meno i più fortunati, rifluendo nell’oblio delle coscienze collettive.

Commenta Commenti:
Lascia un Commento ed Iscriviti alla mia Newsletter per rimanere sempre aggiornato!


Commenta:
Commento(*):
Nome/Nick(*):
eMail(*) non sarà visibile:
Resta aggiornato: (iscrivimi alla newsletter)
Accetto(*): Dichiaro di aver preso visione dell'Informativa Privacy ai sensi degli Artt. 13 e 14 del Regolamento UE 2016/679 e di rilasciare il consenso al trattamento dei dati personali per le finalità ivi indicate.
(*) - Campi Obbligatori



Torna Indietro Torna Indietro
Torna Indietro Letto: 454