I tempi cambiano e così pure la scuola italiana deve adeguarsi ai mutamenti. Quante volte abbiamo sentito questa formula, spesso propinataci dai governanti di turno, i quali (non ce ne è stato uno che non c’abbia messo mano) hanno tutti provato a lasciare il segno dei tempi con riforme “epocali”, riprogrammazioni didattiche e pedagogiche, mutamento della “misione” educativa, riforma dell’esame di maturità, togli una materia obbligatoria, mettine un’altra, togli il latino, rimetti geografia, non si boccia più, si boccia eccome, rimetti la maestra unica in classe, ritoglila e metticene due, tre, quattro, eccetera.
Un gran pandemonio dove gli addetti ai lavori non fanno in tempo ad abituarsi ad una riforma che, ecco, ne arriva un’altra e cambia di nuovo tutto. Ora però la svolta è arrivata sul serio.
Punto primo: a scuola andranno selezionate tutte le storie da raccontare ai ragazzini piccoli affinché dal patrimonio fiabesco vengano tolti di mezzo streghe, stregoni, folletti, demoni, pozioni magiche, ali di pipistrello, pentoloni fumanti e quanto altro possa evocare riti demoniaci e contaminare le fragili anime dei nostri pargoli. È successo in una scuola dove prontamente qualcuno ha segnalato un progetto di letture interculturali come pericoloso veicolo per l’ingresso di pratiche stregonesche a scuola.
Punto secondo: per stare più tranquilli, poi, tra i corsi di formazione e aggiornamento degli insegnanti adottati dal Miur, è stato segnalato uno (poi ritirato dal Miur stesso) per diventare esorcisti. Cosa che, in effetti, considerando i livelli di indiciplina in certe classi, non avrebbe guastato per dare una mano ai poveri professori nel mantenere l’ordine.
Tuttavia, credo che il collegamento sia più diretto, ad esempio una maestra esorcista potrà essere utile laddove una povera alunna sia stata stregata anch’ella dalla mela della regina malvagia e sia nella vana attesa dell’arrivo di un principe azzurro (sono tutti occupati in tv a fare i tronisti) che la baci (anche se, nelle versioni più antiche e accreditate, non di bacio si trattò ma di una accidentale caduta della bara di cristallo, con l’immediato effetto di liberare la gola della povera Biancanve dalla mela maligna).
Insomma, ci si affida alle preghiere per salvare, non dico la scuola, ma almeno le anime dei bambini contro le tentazioni del demonio e il malocchio della strega. Spiace per l’universale patrimonio plurimillennario delle fiabe, con i loro contenuti ad alta presenza del “magico”, come elemento portante. Prevedo tempi duri per i prossimi halloween ma confido che almeno la befana sia lasciata in pace.
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18/02/2019 16:47:30 di AnnaBrava, spiritosa!!23/02/2019 23:50:11 di TerryOrmai siamo in un sistema impazzito. Secondo me ci hanno fatto una fattura. Per questo ci servono le fate24/02/2019 09:03:29 di pamelaCerto che parlare male della "Buona Scuola" di reazione memoria è un bruscolini in confronto a quello che sta accadendo in questi mesi !!!!!24/02/2019 09:03:43 di pamelaCerto che parlare male della "Buona Scuola" di reazione memoria è un bruscolini in confronto a quello che sta accadendo in questi mesi !!!!!
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