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Duri, puri e giacobini
04/03/2019 di Maria Medici
Qualcuno avrebbe la compiacenza di spiegarmi perché se a scendere in piazza con i loro “vaffaday”, per Grillo & co. è democrazia diretta, mentre se 250mila persone sfilano a Milano per dire no al razzismo che ormai dilaga e serpeggia alla luce del sole, allora sarebbero tutti in preda ad un abbaglio perché il razzismo sarebbe una faccenda mediatica (Dio solo lo sa che voglia dire)?
Allo stesso modo, sarei grata se mi si spiegasse la differenza fra i partiti che ruberebbero a man bassa (compresi gli alleati di governo) e gli onesti che trafficano a quanto pare sui rimborsi con cifre spropositate, oppure con le mani nella marmellata come è accaduto con i rimborsi dei parlamentari. Su questa seconda stranezza mi espressi in tempi non sospetti paventando il rischio per i cinquestelle di non riuscire a gestire appieno la dirittura morale dei suoi adepti, così come avviene da quando l’umanità circola sulla Terra, pentastellati compresi. Sulla prima stranezza, invece, c’è molto da dire.
Grillo e i suoi compari, in missione purificatrice, hanno assunto fin dal primo momento l’atteggiamento giacobino dei duri e puri. Atteggiamento savonaroliano che funzione benissimo quando non governi la cosa pubblica e dall’opposizione gridi un giorno sì e l’altro pure allo scandalo per qualunque cosa i governanti facciano, dipingendo magnifiche utopie e futuribili prospettive di metamorfosi sociale e politica. Poi, quando ti ritrovi al governo, le cose cambiano e hai voglia a gridare dai balconi che la rivoluzione è in atto, che la povertà è stata abolita e che (forse) non è la fine del mondo se dovessero riaprire i bordelli.
Qualcuno non ha ancora capito che governare è un’altra cosa e prosegue imperterrito nella tiritera del cambiamento. Ma la cosa più odiosa è il netto e fideistico rifiuto del confronto democratico, che fa il paio con palesi incompetenze nelle più varie materie della politica. Il rispetto dell’avversario e dell’opinione pubblica non sono di casa fra i grillini; se la gente va dietro a loro sono individui illuminati dalla verità discesa in terra, se vanno contro sono solo masse amorfe che si fanno manovrare dai poteri forti.
È tipico di chi non sa bene come funzioni la democrazia, quella vera, non quella alla rousseau (scritto apposta con la minuscola per distinguerlo dal filosofo).
Spero che la stagione pentaleghista tramonti presto e auguro al M5S di tornare sulla terra e di andare a scuola di politica e democrazia.
Commenti:
05/03/2019 00:15:18 di Fosco BartoliniTutto vero !!! Sono dei delinquenti prezzolati da chi ha interesse a distruggere l' Europa per farne una colonia suscita e servile come lo era quella dell'Est con la Russia...se le magistratura non mette a nudo la verità di questo complotto sarà la fine ..peggio dell'isola e dei Talebani05/03/2019 12:37:51 di GuidoHai ragione su tutta la linea ma, se da un lato comprendo le ragioni dei fili governativi, non comprendo le manifestazioni schizzinose dei nostri massimalista nostrani che, esagerando, se non è insurrezione è molto poco. J'en ai raz le bol!!!06/03/2019 18:55:13 di Mairizio LazzeriniFosco Bertolini se fossero dei delinquenti prezzolati sarebbe molto.piu semplice scatenare una lotta senza quartiere contro ol pptere reazionario che ci.opprime .Il problema che esprimono le ideei i preconcetti e la mancanza totale di prospettive di una maggioranza della massa impaurita che vuole solo sopravvivere.07/03/2019 17:12:07 di MarioUna analisi molto aderente a ciò che oggi è sotto i nostri occhi, ma la cecità non riesce a farci percepire, vedere e comprendere tutto ciò.
Non scenderei ad analisi catastrofiche come da commenti letti, quanto piuttosto una 'cecità culturale' di alcuni soggetti oggi alla guida del governo.
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