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Nazisti e venusiani
06/04/2019 di Maria Medici
All’etero Di Maio che ogni tanto si accorge di essersi alleato con una creatura che lentamente si sta espandendo, fagocitando tutto quello che ha attorno, preoccupa l’audience popolare e il deprimente calo nei sondaggi.
Così, dato lo sdegno (manco tanto generale) per l’ignobile scenetta dei fascisti col saluto romano a Torre Maura, si è preoccupato di mostrarsi preoccupato perché il suo alleato Salvini pare che se la intenda (o chiuda un occhio, anzi due), con i tipi di Forza Nuova e Casapound. Al ché il furbastro Salvini gli ha mandato a dire “ma quali nazisti e venusiani. Pensi a lavorare di più”.
Salvini ha la fissa del lavoro altrui e del fatto che potrebbero marcare visita anziché fare il loro dovere, senza preoccuparsi di quanto dovrebbe lavorare lui, sempre affaccendato a gestire la sua squadra di produttori di post e twitter, creatori di selfie e di situazioni per stare sempre sulla cresta dell’onda elettorale. Ma non mi interessa quanto lavori il ministro dell’Interno. Né mi interessano i nazisti (per fortuna) morti e sepolti con la loro sconfitta in guerra. Invece mi interessano i venusiani che sono fra noi.
I venusiani vengono da Venere che è un pianeta sotto un perenne effetto serra, con un’atmosfera venefica e un calore micidiale. Scontenti loro, cavalcano lo scontento di tutti, veicolano le disperazioni in ottusi rifiuti e ricerche di capri espiatori. Ce l’hanno avuta con la giunta Marino quando volevano mettere gli immigrati a Tor Sapienza, ce l’hanno con la Raggi perché voleva mettere i rom a Torre Maura. Ora che i rom se ne sono andati, sicuramente Torre Maura e tutta la periferia abbandonata di Roma rifiorirà in un baleno. Era quello che ci voleva. Purtroppo non sarà così e Torre Maura resterà senza servizi, tirando a campare.
Nel frattempo i venusiani andranno a rinfocolare la rabbia da un’altra parte. Poi, quando i falò saranno accesi un po’ dappertutto, tutti cadranno dal pero a meno che, in barba ai dibattiti da salotto, alle segreterie di partito costernate e ai discorsi di circostanza, non si facciano avanti i ragazzini di borgata a difendere la dignità dei loro quartieri, come quel ragazzo di Torre Maura che ai venusiani non gliele ha mandate a dire e che ha detto che a lui “non gli sta bene che no” che i suoi concittadini di Torre Maura siano usati come carne da macello elettorale e massa rabbiosa in una lotta fra disperati.
Commenti:
06/04/2019 23:12:26 di cleliaNon posso che concordare con quanto è stato scritto:sono molto scoraggiata e vedo nero, nel futuro.07/04/2019 12:39:50 di pane duro...insensibili verso gli altri pianeti..che nn sia mai
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