Qualche politico ha fatto notare in questi giorni che nel corso della prima guerra mondiale, quando, dopo Caporetto, per l'Italia tutto sembrava perduto, non ci fu esitazione a sostituire Diaz con Cadorna al comando supremo dell’esercito nella speranza di risollevare le sorti della guerra.
Non sbaglia Renzi nella sostanza quando attacca il piano italiano messo in cantiere per la gestione dei fondi relativi al Recovery Fund, ossia lo strumento che l’Unione Europa ha deciso di mettere in campo per sostenere gli Stati europei di fronte ai disastri economici provocati dalla pandemia.
Quasi ogni giorno abbiamo notizie di episodi di guerriglia urbana i cui protagonisti sembrano essere usciti da qualche film con i zombie. Escono per lo più di notte e cercano lo scontro, a prescindere. Sono un mix di neofascisti, ultras degli stadi e altre frange di non ben identificato radicalismo.
250 milioni di euro, questa pare essere la marea di soldi che anziché essere spesa per realizzare il Mose di Venezia è finita nelle tasche dei soliti corrotti.