Il Blog di Maria Medici
29/11/2018 di Maria Medici
Il decreto sicurezza, o decreto Salvini (data la fierezza con la quale l’attuale ministro e vicepresidente del consiglio sbandiera il provvedimento) è l’ennesimo mattone elettorale posto da chi (Lega) sa che le prospettive dell’attuale governo non sono rosee e che prima o poi sarà possibile nelle attuali condizioni il grande salto – o assalto – in solitaria, alla poltrona di Palazzo Chigi. Cioè senza l’impiccio dei grillini. I quali stanno dando manforte alla Lega con una serie di zappate sui piedi, gaffe e soprattutto con palesi dimostrazioni di incapacità e dilettantismo di governo. E siccome è il clima da campagna elettorale permanente la migliore strada per racimolare consensi in Italia, in quel calderone di paure, risentimenti, dubbi, regressioni ed incapacità a comprendere le complessità che attanaglia sempre più tanti cittadini, tanto vale battere il ferro finché è caldo.
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08/02/2018 di Maria Medici
Mettiamo da parte le chiacchiere, anche quelle mie, sul binomio buoni/cattivi, altruisti/populisti, salvaguardia del principio di solidarietà umana contro preoccupazione per l’attacco alla presunta “#razza” italiana e via dicendo. Insomma, sgombriamo il tavolo dai principi morali e dalle posizioni ideologiche in materia. Parliamo solo di fatti. Premettiamo, però, una cosa sulla quale, credo, si possa essere tutti d’accordo, sia i contrari che i favorevoli all’#integrazione: ossia che il fenomeno della migrazione attuale – posto che essa sia diversa dalle altre che l’hanno preceduta nei millenni e da quelle che la seguiranno per altri millenni – è un fenomeno epocale, cioè di proporzioni bibliche, per intenderci, fatto di grandi numeri e che coinvolge tutto il nostro pianeta. Si tratta di una premessa indispensabile per essere tutti d’accordo almeno sul fatto che con un cucchiaino non ci svuoti il mare e neppure riesci a trattenere per più di tanto le sue onde che si infrangono sulla riva.
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28/01/2018 di Maria Medici
Con la nomina a senatrice a vita a #LilianaSegre, sopravvissuta al campo di sterminio di #Auschwitz, il #Presidente della #Repubblica ha voluto compiere un gesto importante che non va racchiuso nel solo, giustissimo, riconoscimento ad una #donna che, dopo aver conosciuto il luogo “nero” dell’#Europa del #Novecento, ha dedicato la sua vita, in questi anni recenti, a testimoniare di quell’orrore, con la missione di farne un monito per il #futuro. La scelta della #senatrice #Segre deve essere letta come pieno riconoscimento che il dolore di vittime innocenti e, purtroppo in tantissimi casi, la loro morte, fanno parte della storia di questo #Paese.
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