In tanti si stanno cimentando nei resoconti, commenti, analisi più o meno valide, o anche piccole narrazioni di esperienze personali riguardo a questo periodo che stiamo vivendo.
L’Italia fotografata dallo spazio è una bella immagine, ma soprattutto assume il simbolo di un Paese che deve essere osservato, qualche volta, dal di fuori.
250 milioni di euro, questa pare essere la marea di soldi che anziché essere spesa per realizzare il Mose di Venezia è finita nelle tasche dei soliti corrotti.
Il titolo è un omaggio ad un vecchio film di Almodovar ma il legame con la scanzonata commedia spagnola finisce qui. Il livore che circola attualmente è arrivato ad un tale grado o de-grado che gli individui, cooptati in masse, sono capaci di crocifiggere il “nemico” a colpi di tastiera o di urla dissennate.
La festa della Repubblica è la festa dell’Italia nata dalle ceneri della guerra, con la voglia di ricominciare e far vivere i suoi cittadini in democrazia, cioè in un regime che per tanti anni il fascismo aveva negato agli italiani. Punto.