Il Blog di Maria Medici
27/01/2019 di Maria Medici
In un vecchio film di Woody Allen lui dice a lei “ti sei perso un noiosissimo documentario su Auschwitz, la domanda che si pongono tutti è sempre la solita ‘come è possibile che sia potuto accadere?’.
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13/12/2018 di Maria Medici
Si chiama Greta ed è una bellissima ragazzina svedese di 15 anni. Greta ogni giorno si alza e va a scuola come tutti i suoi coetanei. Veramente va a scuola quasi tutti i giorni. Il venerdì no. Il venerdì Greta si alza, si prepara, esce di casa ma non va a scuola, perché quello è il giorno in cui ha deciso di scioperare. Infatti non si reca a scuola ma davanti al Parlamento svedese per protestare contro il disinteresse della politica nei confronti del cambiamento climatico.

Ogni venerdì, da un po’ di tempo, Greta si assenta da scuola perché ha una missione da compiere, per sé e per tutti i suoi coetanei: ricordare agli adulti, specie a quelli che dovrebbero rappresentarci per il meglio, che questo pianeta ci è stato dato in prestito e che va consegnato possibilmente non rotto a chi verrà dopo di noi. Greta, appunto, è una candidata ad avere prossimamente in consegna la Terra. Ma il mondo degli adulti non sta rispettando la regola fondamentale del prestito, ossia quello di riconsegnare l’oggetto intatto. A dare la sveglia alla conferenza sul clima che si svolge in questi giorni in Polonia c’è anche lei che, a poco a poco, è divenuta famosa un po’ ovunque. Noi adulti siamo abituati a districarci nel difficile mondo di educatori nei confronti dei nostri figli e dei ragazzi in genere.
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10/12/2018 di Maria Medici
La tragedia della discoteca di Corinaldo, oltre a fare provare dolore e partecipazione, almeno col pensiero, al dramma di tante famiglie, deve essere uno spunto per una riflessione.
Quando accade una cosa del genere, al di là e prima ancora di accertare le eventuali responsabilità, che siano umane o del fato, una comunità umana civile si raccoglie, per lo più tacendo ma anche con i giusti pensieri espressi, attorno alla tristezza generata da eventi di questo tipo. Oggi, nell’era della rivendicazione universale del diritto di dire la propria, ciò non accade quasi più. Fin dal primo istante in cui la maglia comunicativa ci porta a conoscenza del fatto, ecco scatenarsi l’onda scomposta della denuncia e del risentimento. Ma risentimeno verso chi? Ecco la caccia all’untore, alla quale partecipano alacremente tutti, anche chi dovrebbe avere la responsabilità istituzionale di accertare le cose prima di dare al pubblico la sua opinione.
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28/01/2018 di Maria Medici
Con la nomina a senatrice a vita a #LilianaSegre, sopravvissuta al campo di sterminio di #Auschwitz, il #Presidente della #Repubblica ha voluto compiere un gesto importante che non va racchiuso nel solo, giustissimo, riconoscimento ad una #donna che, dopo aver conosciuto il luogo “nero” dell’#Europa del #Novecento, ha dedicato la sua vita, in questi anni recenti, a testimoniare di quell’orrore, con la missione di farne un monito per il #futuro. La scelta della #senatrice #Segre deve essere letta come pieno riconoscimento che il dolore di vittime innocenti e, purtroppo in tantissimi casi, la loro morte, fanno parte della storia di questo #Paese.
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