Il Blog di Maria Medici
13/01/2019 di Maria Medici

Gentile Presidente ho avuto solo informazioni saltuarie delle attività de “L’Italia Che Verra”, e sarei interessato a conoscere meglio finalità e principi della vostra associazione.
Mario, studente di Scienze politiche, Sapienza Università di Roma
Caro Mario, ho avuto diverse richieste simili a quelle contenute nella tua lettera e alle quali rispondo con l’articolo che segue.
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09/01/2019 di Maria Medici
In Italia, complice anche una serie di questioni che attraggono prepotentemente l’attenzione della politica, i temi attinenti alle battaglie delle donne sembra abbiano avuto una forte decelerazione se non un vero e proprio arresto.
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21/12/2018 di Maria Medici

L’esperienza organizzata e portata avanti da un gruppo di cittadine a Roma, che ha avuto il suo battesimo nella manifestazione di protesta in Campidoglio lo scorso ottobre, sta andando avanti, soprattutto grazie ai social che sono divenuti piattaforma di scambio continuo di informazioni, suggerimenti e pareri.
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19/12/2018 di Maria Medici

Sono diversi ormai gli studi condotti sul fenomeno delle cosiddette “fake news”, fenomeno che investe la rete in maniera apparentemente scomposta, ma in realtà, con una certa logica, frutto di strategie e, paradossalmente, anche del caso.
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30/11/2018 di Maria Medici
Una importante iniziativa legislativa ha visto la luce in questi giorni, a poca distanza dalla celebrazione della giornata contro le violenze sulle donne. Si tratta di un provvedimento che istituisce di fatto una sorta di "corsia preferenziale" giudiziaria per le donne vittime di violenza e abusi. Tale corsia prevede, o dovrebbe prevedere, a possibilità di effettuare denunce e indagini in maniera più rapida, L'iniziativa porta le firme del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e di quello della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei ministri.

Il provvedimento prevede, fra le altre cose, che le denunce siano trasmesse quanto prima al Pm, senza discrezionalità da parte della polizia giudiziaria; le vittime devono essere ascoltate entro tre giorni dal magistrato dall'avvio del procedimento per tutti i casi di violenza domestica e di genere; le indagini dovranno avere priorità in caso di maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in ambito famigliare o di convivenza.
Tuttavia, qualcuno ricorda ai promotori che di "bollino rosso" si è già parlato da tempo e che, anzi, esso è previsto dal codice di procedura penale e nella legge 119/2013 sui femminicidi. In realtà, stante le buone intenzioni degli odierni promotori, il "Codice rosso" rischia di risultare alla fine uno slogan che non tocca minimamente la questione della prevenzione.
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