Il Blog di Maria Medici
30/03/2018 di Maria Medici

Nei giorni immediatamente successivi alle elezioni, è apparso a Roma un murales in strada che ritraeva Di Maio e Salvini mentre si baciano con passione. Un personaggio “noto” al grande pubblico televisivo ha commentato sulla sua pagina di Fb, equivocandone il significato, la provocazione del writer romano, accusandola di essere il tipico esempio di chi giudica le persone per quello che fanno in camera da letto e non nella vita pubblica. Insomma, la privacy non si tocca, né si azzardi a giudicare l’orientamento sessuale altrui.
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08/02/2018 di Maria Medici
Mettiamo da parte le chiacchiere, anche quelle mie, sul binomio buoni/cattivi, altruisti/populisti, salvaguardia del principio di solidarietà umana contro preoccupazione per l’attacco alla presunta “#razza” italiana e via dicendo. Insomma, sgombriamo il tavolo dai principi morali e dalle posizioni ideologiche in materia. Parliamo solo di fatti. Premettiamo, però, una cosa sulla quale, credo, si possa essere tutti d’accordo, sia i contrari che i favorevoli all’#integrazione: ossia che il fenomeno della migrazione attuale – posto che essa sia diversa dalle altre che l’hanno preceduta nei millenni e da quelle che la seguiranno per altri millenni – è un fenomeno epocale, cioè di proporzioni bibliche, per intenderci, fatto di grandi numeri e che coinvolge tutto il nostro pianeta. Si tratta di una premessa indispensabile per essere tutti d’accordo almeno sul fatto che con un cucchiaino non ci svuoti il mare e neppure riesci a trattenere per più di tanto le sue onde che si infrangono sulla riva.
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30/01/2018 di Maria Medici
Di oggi è la notizia che #LarissaMay, figlia quindicenne della grande #Fiona, ha superato nel #salto in lungo la distanza che la sua iridata #mamma aveva saltato alla stessa #età. Un 'cucciolo di #campionessa', l'hanno chiamata, ed è già un vanto per la nostra atletica, uno #sport che continua ad esserlo con la 'S' maiuscola. Ed è anche bello pensare ai nostri #giovani italiani che si fanno strada nella #vita, al di là del colore del loro viso.
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28/01/2018 di Maria Medici
La #storia che i morti per mano del #nazismo non dovrebbero valere di più o di meno di quelli uccisi per volere di #Stalin o dei nativi americani o degli #armeni è vecchia e buona solo per chi vuol fare dei #genocidi una specie di campionato di calcio dove vince il #popolo che ha sofferto di più. E' una classifica che serve a poco e non riporta nessun morto in vita.
Che dire allora del folle progetto di Pol Pot in Cambogia che nel volger di poco tempo sterminò molta parte dei suoi concittadini? E nessuno si ricorda più del genocidio dei #Tutsi in Ruanda? Meglio non stilare classifiche altrimenti si rischia di dimenticare qualcuno. 'Genocidio' è una parola che fu coniata nel secondo dopoguerra per intendere la distruzione sistematica di una #etnia con l'obiettivo di spazzarla via e la #Shoah non fu certo il solo e, purtroppo, l'ultimo dei genocidi della #storia.
Ciascun genocidio ha le sue caratteristiche e sommarli come un minestrone per vedere qual è quello più valido vuol dire fare un torto a tutte le vittime: ebrei, rom e sinti, armeni, nativi d'america, tutsi, cambogiani, ucraini durante il comunismo sovietico, #cinesi sotto l'occupazione giapponese, #serbi durante la seconda guerra mondiale, #bosniaci durante le guerre jugoslave, hazari d'Afghanistan, italiani d'Istria, Venezia Giulia e Dalmazia... Mi fermo perchè per approfondire senza fare un torto a nessuno ci sono degli ottimi saggi da leggere sui genocidi del #Novecento.
La #specificità della distruzione dell'#ebraismo europeo, che ci spinge a ricordare il giorno in cui le truppe sovietiche entrarono ad #Auschwitz verso la fine della seconda guerra mondiale, sono molte e rappresentano, per noi europei, un unicum spaventoso, in cui pseudoteorie razziali, credenze e superstizioni senza alcun fondamento si mescolarono alla 'tecnica', cioè al sapere scientifico applicato allo sterminio di massa, con tanto di corredo filosofico che giustificava la necessità di allontanare 'l'#ebreo' dall'#Occidente perchè fonte di tutti i mali.
Allo sterminio parteciparono antisemiti di tutta #Europa o anche singoli o popolazioni evidentemente prone alla ferocia nazista ma anche in parte o del tutto convinte che fosse la cosa giusta da fare. Ad esso parteciparono industrie tedesche che sfruttarono la manodopera schiavizzata, che fornirono i gas per le uccisioni. Tutto questo, come tanti ebbero a ricordare dopo, nella patria di #Schiller, #Goethe e #Beethoven... ma io aggiungerei nella patria della civiltà del lumi, del progresso culturale e scientifico, dei #valori universali, del diritto moderno, cioè l'Europa.
La specificità della Shoah è tale anche perchè tocca da vicino la 'nostra' storia recente e ricordarla per noi europei è un obbligo morale nei confronti dell'ebraismo che fu vittima, di noi stessi e di tutti coloro che nel mondo sono stati uccisi e continuano ad essere uccisi in nome di assurde teorie di sopraffazione etnica.
07/12/2017 di Maria Medici
All’ordine del giorno vi è la questione delle cosiddette fake news, che si generano in modo esponenziale grazie al sistema di #reti rappresentato dal #web. Il creatore di “bufale” di fatto è divenuta una vera e propria professione ed è noto come il mettere in giro false #notizie possa giocare un ruolo importante nei processi decisionali individuali a proposito, ad esempio, delle scelte politiche. È un discorso complesso perché si mescola all’onesta delle fonti di notizie, questione da sempre dibattuta che viene però non poche volte usata come una clava contro la stampa e il suo #diritto alla #libertà. Del resto, una stessa notizia può venire data in modi diversi, pur non alterando i contenuti, ma provocando reazioni differenti. Più sottili delle fake news sono i meccanismi per cui la gente percepisce le grandi questioni che interessano la #società odierna in modo lontano da quella che è la realtà effettiva.
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