2 - Nell'articolo precedente si è introdotto il tema del rapporto fra mutamento culturale e situazione delle donne nel mondo. È necessario che si instauri una “cultura del cambiamento” il cui primo compito, va da sé, è proprio un cambiamento delle culture dominanti.
Il 25 novembre si avvicina recando con sé il faticoso bagaglio di una battaglia che sembra sempre appena cominciata. La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita più di vent’anni fa dall’Onu, come tutte le ricorrenze di questo tipo, si affanna alla ricerca di uno spazio di visibilità che possa dilatarne il messaggio nel quotidiano e al di là della ricorrenza stessa.
La data del 25 aprile, come si poteva immaginare, ha finito con l’essere preda di quella smania di revisionismo compulsivo che sembra stia caratterizzando questo nostro tempo.
In un interessante reportage di qualche anno fa sulla rivista “Doppio Zero”, si raccontano le difficoltà delle donne in Israele, soprattutto a causa delle frange più ortodosse che chiedono a gran voce una sorta di “separazione” tra i due sessi anche nelle forme più elementari della vita sociale.