Il Blog di Maria Medici
14/11/2018 di Maria Medici
Le recenti vicende politiche italiane hanno visto le donne sempre più emergere come protagoniste: a Roma è un gruppo di donne che ha portato in piazza molti cittadini per protestare contro l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Raggi. Analogamente, ma con contenuti diversi, un gruppo di donne si è fatto promotore di una manifestazione a Torino, anche in questo caso, per protestare contro alcune scelte del comune sabaudo.
Continua a leggere e commenta l'articolo...
12/11/2018 di Maria Medici
30/03/2018 di Maria Medici

Nei giorni immediatamente successivi alle elezioni, è apparso a Roma un murales in strada che ritraeva Di Maio e Salvini mentre si baciano con passione. Un personaggio “noto” al grande pubblico televisivo ha commentato sulla sua pagina di Fb, equivocandone il significato, la provocazione del writer romano, accusandola di essere il tipico esempio di chi giudica le persone per quello che fanno in camera da letto e non nella vita pubblica. Insomma, la privacy non si tocca, né si azzardi a giudicare l’orientamento sessuale altrui.
Continua a leggere e commenta l'articolo...
06/02/2018 di Maria Medici

Il cittadino medio che ogni giorno si avventura per le strade di Roma difficilmente riesce a ad avere una visione globale della sua città. Oggi, fra gli umori imperanti, vi è senza dubbio la rassegnazione. Se rimaniamo sul piano del pittoresco e folclorico, fiumi di inchiostro sono stati versati per descrivere l’atteggiamento dei romani, sornioni e cinici, poco propensi a credere alle promesse del governante di turno, saggiamente ripiegati sulla vita quotidiana e tendente a rifugiarsi nel motto di spirito dissacratore a mo’ di consolazione personale e collettiva.
Continua a leggere e commenta l'articolo...
28/01/2018 di Maria Medici
La #storia che i morti per mano del #nazismo non dovrebbero valere di più o di meno di quelli uccisi per volere di #Stalin o dei nativi americani o degli #armeni è vecchia e buona solo per chi vuol fare dei #genocidi una specie di campionato di calcio dove vince il #popolo che ha sofferto di più. E' una classifica che serve a poco e non riporta nessun morto in vita.
Che dire allora del folle progetto di Pol Pot in Cambogia che nel volger di poco tempo sterminò molta parte dei suoi concittadini? E nessuno si ricorda più del genocidio dei #Tutsi in Ruanda? Meglio non stilare classifiche altrimenti si rischia di dimenticare qualcuno. 'Genocidio' è una parola che fu coniata nel secondo dopoguerra per intendere la distruzione sistematica di una #etnia con l'obiettivo di spazzarla via e la #Shoah non fu certo il solo e, purtroppo, l'ultimo dei genocidi della #storia.
Ciascun genocidio ha le sue caratteristiche e sommarli come un minestrone per vedere qual è quello più valido vuol dire fare un torto a tutte le vittime: ebrei, rom e sinti, armeni, nativi d'america, tutsi, cambogiani, ucraini durante il comunismo sovietico, #cinesi sotto l'occupazione giapponese, #serbi durante la seconda guerra mondiale, #bosniaci durante le guerre jugoslave, hazari d'Afghanistan, italiani d'Istria, Venezia Giulia e Dalmazia... Mi fermo perchè per approfondire senza fare un torto a nessuno ci sono degli ottimi saggi da leggere sui genocidi del #Novecento.
La #specificità della distruzione dell'#ebraismo europeo, che ci spinge a ricordare il giorno in cui le truppe sovietiche entrarono ad #Auschwitz verso la fine della seconda guerra mondiale, sono molte e rappresentano, per noi europei, un unicum spaventoso, in cui pseudoteorie razziali, credenze e superstizioni senza alcun fondamento si mescolarono alla 'tecnica', cioè al sapere scientifico applicato allo sterminio di massa, con tanto di corredo filosofico che giustificava la necessità di allontanare 'l'#ebreo' dall'#Occidente perchè fonte di tutti i mali.
Allo sterminio parteciparono antisemiti di tutta #Europa o anche singoli o popolazioni evidentemente prone alla ferocia nazista ma anche in parte o del tutto convinte che fosse la cosa giusta da fare. Ad esso parteciparono industrie tedesche che sfruttarono la manodopera schiavizzata, che fornirono i gas per le uccisioni. Tutto questo, come tanti ebbero a ricordare dopo, nella patria di #Schiller, #Goethe e #Beethoven... ma io aggiungerei nella patria della civiltà del lumi, del progresso culturale e scientifico, dei #valori universali, del diritto moderno, cioè l'Europa.
La specificità della Shoah è tale anche perchè tocca da vicino la 'nostra' storia recente e ricordarla per noi europei è un obbligo morale nei confronti dell'ebraismo che fu vittima, di noi stessi e di tutti coloro che nel mondo sono stati uccisi e continuano ad essere uccisi in nome di assurde teorie di sopraffazione etnica.
< 1 2 3 4>