La protesta in difesa del nostro pianeta da parte dei giovani, guidati dall’esempio di Greta è un fenomeno globale. Lo si è visto riempire le piazze del mondo.
Fanno bene quelli che rilevano, anche criticamente e con quella giusta dose di cattiveria politica, i passaggi repentini di fronte interno della neo ministra Bellanova (da dalemiana a renziana) oppure coloro che le rimproverano la sua piena adesione al Jobs Act di allora e ad altre scelte che molti, da sinistra non approvano.
In una società in cui si compra tutto è normale che tutto sia in vendita. I corpi umani lo sono da sempre e non ci dobbiamo stupire più di tanto se l’Occidente, nella sua evoluzione civile e spirituale non abbia trovato la ricetta per impedire questo fatto.
I risultati delle prove Invalsi (acronimo che sta per Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) relative agli studenti di terza media dipingono un quadro preoccupante.
Il titolo è un omaggio ad un vecchio film di Almodovar ma il legame con la scanzonata commedia spagnola finisce qui. Il livore che circola attualmente è arrivato ad un tale grado o de-grado che gli individui, cooptati in masse, sono capaci di crocifiggere il “nemico” a colpi di tastiera o di urla dissennate.