Il Blog di Maria Medici
17/02/2019 di Maria Medici
I tempi cambiano e così pure la scuola italiana deve adeguarsi ai mutamenti. Quante volte abbiamo sentito questa formula, spesso propinataci dai governanti di turno, i quali (non ce ne è stato uno che non c’abbia messo mano) hanno tutti provato a lasciare il segno dei tempi con riforme “epocali”, riprogrammazioni didattiche e pedagogiche, mutamento della “misione” educativa, riforma dell’esame di maturità, togli una materia obbligatoria, mettine un’altra, togli il latino, rimetti geografia, non si boccia più, si boccia eccome, rimetti la maestra unica in classe, ritoglila e metticene due, tre, quattro, eccetera.
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08/02/2019 di Maria Medici
È di oggi la notizia che qualche giorno fa, in un quartiere alla periferia di Bari, ad aspettare una ragazzina di otto anni fuori dalla scuola, è apparsa una limousine, dove la ragazzina, assieme a qualche sua amichetta è salita per andare a festeggiare il suo compleanno.
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06/01/2019 di Maria Medici
Della Befana sull’origin varia/ Molto si è detto, e molto si è stampato; / Chi vuol che fosse quell’Ancilla ostiaria / Che si trovò nell’atrio di Pilato; / Chi la Nonna d’Erode ottuagenaria,/ Chi la Zia di Barabba, e chi ha pensato / Che venga da due Celtiche parole / Adatte ad indicar "Fuoco del Sole". Così scriveva #AntonioGuadagnoli nel 1827 in una sua storia della Befana in ottave.
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13/12/2018 di Maria Medici
Si chiama Greta ed è una bellissima ragazzina svedese di 15 anni. Greta ogni giorno si alza e va a scuola come tutti i suoi coetanei. Veramente va a scuola quasi tutti i giorni. Il venerdì no. Il venerdì Greta si alza, si prepara, esce di casa ma non va a scuola, perché quello è il giorno in cui ha deciso di scioperare. Infatti non si reca a scuola ma davanti al Parlamento svedese per protestare contro il disinteresse della politica nei confronti del cambiamento climatico.

Ogni venerdì, da un po’ di tempo, Greta si assenta da scuola perché ha una missione da compiere, per sé e per tutti i suoi coetanei: ricordare agli adulti, specie a quelli che dovrebbero rappresentarci per il meglio, che questo pianeta ci è stato dato in prestito e che va consegnato possibilmente non rotto a chi verrà dopo di noi. Greta, appunto, è una candidata ad avere prossimamente in consegna la Terra. Ma il mondo degli adulti non sta rispettando la regola fondamentale del prestito, ossia quello di riconsegnare l’oggetto intatto. A dare la sveglia alla conferenza sul clima che si svolge in questi giorni in Polonia c’è anche lei che, a poco a poco, è divenuta famosa un po’ ovunque. Noi adulti siamo abituati a districarci nel difficile mondo di educatori nei confronti dei nostri figli e dei ragazzi in genere.
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10/12/2018 di Maria Medici
La tragedia della discoteca di Corinaldo, oltre a fare provare dolore e partecipazione, almeno col pensiero, al dramma di tante famiglie, deve essere uno spunto per una riflessione.
Quando accade una cosa del genere, al di là e prima ancora di accertare le eventuali responsabilità, che siano umane o del fato, una comunità umana civile si raccoglie, per lo più tacendo ma anche con i giusti pensieri espressi, attorno alla tristezza generata da eventi di questo tipo. Oggi, nell’era della rivendicazione universale del diritto di dire la propria, ciò non accade quasi più. Fin dal primo istante in cui la maglia comunicativa ci porta a conoscenza del fatto, ecco scatenarsi l’onda scomposta della denuncia e del risentimento. Ma risentimeno verso chi? Ecco la caccia all’untore, alla quale partecipano alacremente tutti, anche chi dovrebbe avere la responsabilità istituzionale di accertare le cose prima di dare al pubblico la sua opinione.
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