Il Blog di Maria Medici
08/03/2019 di Maria Medici
“Tempesta emotiva” l’ha chiamata il giudice che ha dimezzato in appello la pena per l’omicidio di una donna da parte del suo compagno perché lei voleva lasciarlo. Il termine “tempesta” è sicuramente nobilitante e va dato atto al giudice dello sforzo poetico attraverso cui rendere quasi più giustificabile l’atteggiamento dell’assassino.
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06/12/2018 di Maria Medici
Lo scorso 4 dicembre si sono svolte in tutta Israele una serie di manifestazioni di protesta contro la violenza maschile contro le donne. Decine di migliaia di donne israeliane e palestinesi sono scese in piazza a Tel Aviv, Haifa, Nazareth, Gerusalemme, nonché in diverse municipalità arabe. Tutte accomunate dall’urgenza di far sentire una voce unitaria contro il perpetrarsi preoccupante di una serie di femminicidi che ha visto qualche settimana fa la morte di due adolescenti israelo-palestinesi.
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03/12/2018 di Maria Medici
Qualche giorno fa su di un quotidiano, in margine al decreto #Salvini il quale, come primo effetto, avrà l'espulsione di circa 40mila esseri umani che godevano di protezione umanitaria, sono state raccontate le storie di tre donne straniere, in Italia per la suddetta protezione, che ora vedono aprirsi davanti a loro il baratro dell'incertezza, della strada.
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30/11/2018 di Maria Medici
Una importante iniziativa legislativa ha visto la luce in questi giorni, a poca distanza dalla celebrazione della giornata contro le violenze sulle donne. Si tratta di un provvedimento che istituisce di fatto una sorta di "corsia preferenziale" giudiziaria per le donne vittime di violenza e abusi. Tale corsia prevede, o dovrebbe prevedere, a possibilità di effettuare denunce e indagini in maniera più rapida, L'iniziativa porta le firme del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e di quello della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei ministri.

Il provvedimento prevede, fra le altre cose, che le denunce siano trasmesse quanto prima al Pm, senza discrezionalità da parte della polizia giudiziaria; le vittime devono essere ascoltate entro tre giorni dal magistrato dall'avvio del procedimento per tutti i casi di violenza domestica e di genere; le indagini dovranno avere priorità in caso di maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in ambito famigliare o di convivenza.
Tuttavia, qualcuno ricorda ai promotori che di "bollino rosso" si è già parlato da tempo e che, anzi, esso è previsto dal codice di procedura penale e nella legge 119/2013 sui femminicidi. In realtà, stante le buone intenzioni degli odierni promotori, il "Codice rosso" rischia di risultare alla fine uno slogan che non tocca minimamente la questione della prevenzione.
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24/11/2018 di Maria Medici
Come la realtà è tentacolare anche la violenza sulle donne lo è e si manifesta in molteplici modi: strisciante o palese, a parole o a gesti, nelle tante forme di discriminazione subdola che vanno ad incidere sui progetti di vita, sulle carriere professionali, sui tempi che scandiscono le nostre giornate.
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