Qualche politico ha fatto notare in questi giorni che nel corso della prima guerra mondiale, quando, dopo Caporetto, per l'Italia tutto sembrava perduto, non ci fu esitazione a sostituire Diaz con Cadorna al comando supremo dell’esercito nella speranza di risollevare le sorti della guerra.
Non sbaglia Renzi nella sostanza quando attacca il piano italiano messo in cantiere per la gestione dei fondi relativi al Recovery Fund, ossia lo strumento che l’Unione Europa ha deciso di mettere in campo per sostenere gli Stati europei di fronte ai disastri economici provocati dalla pandemia.
Secondo il principio di maggioranza possiamo affermare che la maggioranza dei cittadini statunitensi ha scelto di voltare pagina e di porre fine alla devastante esperienza populista di Trump.
Le notizie e le immagini che arrivano dal confine turco-greco in cui si sta consumando il dramma di decine di migliaia di profughi siriani, oltre a comunicarci il dolore di quegli esseri umani, paiono veramente simboleggiare il tramonto della civiltà europea.
Di fronte ai guasti che perdurano strutturalmente all’interno dei rapporti fra politica e società e a quelli che si sono aggiunti di recente, la percezione dei cittadini è quella di una classe politica distante, ancora troppo presa da beghe interne.