Nei prossimi giorni, anzi qualche Paese ha cominciato oggi, quasi 350 milioni di cittadini saranno chiamati a votare per il rinnovo del Parlamento europeo.
Usare la storia, e le tragedie che essa purtroppo reca con sé, come un manganello politico, non è mai corretto poiché non si onora la memoria di nessuno e soprattutto quella delle vittime.
L’eco significativa avuta nella stampa e nei notiziari dell’incontro di Carlo Calenda con uno spaccato del mondo delle associazioni civiche non deve essere considerato alla sola luce della novità rappresentata dal documento lanciato dallo stesso Calenda nel panorama politico italiano.
È in uscita qualche giorno fa nelle librerie il volume La grande ignoranza di Irene Tinagli (Rizzoli). Il sottotitolo è molto esplicativo e recita “Dall’uomo qualcunque al ministro qualunque. L’ascesa dell’incompetenza e il declino dell’Italia”.
In un vecchio film di Woody Allen lui dice a lei “ti sei perso un noiosissimo documentario su Auschwitz, la domanda che si pongono tutti è sempre la solita ‘come è possibile che sia potuto accadere?’.