Quasi ogni giorno abbiamo notizie di episodi di guerriglia urbana i cui protagonisti sembrano essere usciti da qualche film con i zombie. Escono per lo più di notte e cercano lo scontro, a prescindere. Sono un mix di neofascisti, ultras degli stadi e altre frange di non ben identificato radicalismo.
In tanti si stanno cimentando nei resoconti, commenti, analisi più o meno valide, o anche piccole narrazioni di esperienze personali riguardo a questo periodo che stiamo vivendo.
In questi giorni potrà essere utile andare a rileggere qualche pagina de “La Peste” di Camus per comprendere meglio le tante e inquietanti sfaccettature che possono accompagnare un evento come quello che stiamo vivendo.
I recenti provvedimenti per contrastare l’inquinamento atmosferico nelle grandi città, complice un bollettino meteorologico non favorevole alla dispersione delle polveri sottili, ripropongono la questione circa l’urgenza di una progettualità ad ampio respiro su questo fronte.
Di fronte ai guasti che perdurano strutturalmente all’interno dei rapporti fra politica e società e a quelli che si sono aggiunti di recente, la percezione dei cittadini è quella di una classe politica distante, ancora troppo presa da beghe interne.