L’Italia fotografata dallo spazio è una bella immagine, ma soprattutto assume il simbolo di un Paese che deve essere osservato, qualche volta, dal di fuori.
Quali migliore augurio per il nuovo anno se non quello di riflettere sul fatto che il 2020 aprirà un nuovo decennio? I primi venti anni del XXI secolo (e millennio) sono passati e stiamo per entrare negli “anni Venti” del 2000.
È tempo di Natale e, a seguire le tendenze culturali d’ordinanza, ci si dovrebbe sentire tutti più buoni. Non tornano i conti, però, relativamente al clima che sembra imperare sempre più nelle nostre città.
Le giornate mondiali dedicate a qualcosa rischiano sempre di trasformarsi in routine: oggi i poveri, domani i bambini, dopodomani i rifugiati. Una sorta di calendario delle pecche di questo mondo imperfetto. La stanchezza di chi organizza, ma soprattutto di chi viene informato della ricorrenza, è in agguato.