Le giornate mondiali dedicate a qualcosa rischiano sempre di trasformarsi in routine: oggi i poveri, domani i bambini, dopodomani i rifugiati. Una sorta di calendario delle pecche di questo mondo imperfetto. La stanchezza di chi organizza, ma soprattutto di chi viene informato della ricorrenza, è in agguato.
Un esauriente e molto interessante articolo apparso sull’ultimo numero di Internazionale, a firma dell’olandese Jop de Vrieze, ci introduce su un tema quanto mai scottante, talmente delicato che anche io ho qualche remora a parlarne.
250 milioni di euro, questa pare essere la marea di soldi che anziché essere spesa per realizzare il Mose di Venezia è finita nelle tasche dei soliti corrotti.
“Voglia di Gorbaciov”. Ci fu un momento in cui qui da noi girava lo scherzoso annuncio che invitava all’acquisto di una finta “voglia” da attaccarsi sulla fronte, per imitare il capo sovietico.