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#Corinaldo: #Dolore e #ReazioniScomposte di una #CollettivitàInCrisi

10/12/2018 di Maria Medici

La tragedia della discoteca di Corinaldo, oltre a fare provare dolore e partecipazione, almeno col pensiero, al dramma di tante famiglie, deve essere uno spunto per una riflessione.



Quando accade una cosa del genere, al di là e prima ancora di accertare le eventuali responsabilità, che siano umane o del fato, una comunità umana civile si raccoglie, per lo più tacendo ma anche con i giusti pensieri espressi, attorno alla tristezza generata da eventi di questo tipo. Oggi, nell’era della rivendicazione universale del diritto di dire la propria, ciò non accade quasi più. Fin dal primo istante in cui la maglia comunicativa ci porta a conoscenza del fatto, ecco scatenarsi l’onda scomposta della denuncia e del risentimento. Ma risentimeno verso chi? Ecco la caccia all’untore, alla quale partecipano alacremente tutti, anche chi dovrebbe avere la responsabilità istituzionale di accertare le cose prima di dare al pubblico la sua opinione.


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La festa delle luci

05/12/2018 di Maria Medici

Mi trovo questi giorni a Gerusalemme e ci sono capitata in un momento speciale per il mondo ebraico. Infatti, si festeggia Hanukkah (letteralmente “dedizione”), una festa ebraica invernale che cade il 25 del mese di Kislew (tra novembre e dicembre). I manuali sull’ebraismo spiegano che in questa festa si ricorda la vittoria dei Maccabei sulle forze nemiche dopo una guerra durata anni, avvenuta nel II secolo a.C.



Le Scritture parlano dell’introduzione di una festa di otto giorni poiché durante la guerra, gli Ebrei non avevano potuto celebrare un’altra festa che durava otto giorni, ossia Sukkot. Ma ad un certo punto Hanukkah divenne nota come “festa delle luci” poiché secondo una leggenda talmudica i Maccabei avevano trovato un giorno nel tempio solo una piccola giara di olio per accendere la Menorah, ossia il candelabro. Nella giara c’era però olio sufficiente per accendere il lume per una sola notte, ma, grazie ad un miracolo, l’olio durò per otto notti e da allora si decise che le luci rimanessero accese per tutto quel tempo. A poco a poco si perse la memoria iniziale della festa e l’attenzione si concentrò sull’accensione dei lumi, pratica che, secondo alcuni studiosi, potrebbe avere una origine pagana, ossia riferibile al trapasso dal buio dell’inverno alla luce della rinascita della vita in primavera.


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#Educazione e modelli di #società

23/01/2018 di Maria Medici

I numerosissimi commenti al post sull’esperienza della palestra di #Scampia, che era solo uno spunto per un discorso più generale sull’importante questione dell’educazione dei nostri figli, sono il segnale che si tratta di un tema che veramente ci tocca da vicino. Ne vale il #futuro della nostra società, ma anche il modo con il quale riusciamo a cogliere ciò che oggi va bene e ciò che invece necessita una correzione nel nostro quotidiano. Un dato che emerge con chiarezza è la troppo frequente inadeguatezza con la quale padri e madri, oggi, ricoprono il loro ruolo di genitori. Sono stati scritti numerosi libri sull’argomento, ad esempio sulla crisi della figura paterna in un momento storico che ha rimesso in discussione la tradizionale suddivisione dei ruoli dentro la famiglia, anche per motivi di natura economica e sociale, e dunque di costume, molto profondi ed importanti.


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A proposito di #ragazzi. Caliamoci nella #realtà !

19/01/2018 di Maria Medici

In questi giorni ho preso a cuore la questione della devianza #minorile, a partire dagli episodi di #bullismo di gruppo denunciati dalla stampa. Il discorso è ovviamente virato sulle responsabilità individuali dei ragazzi autori di reati e violenze, ma anche sulle loro #famiglie e sul ruolo dei #genitori in generale che sembra in questo momento attraversare un momento critico. Infine la #scuola che io considero il luogo, spesso l’unico in certe realtà disagiate, in cui si può provare a fare qualcosa.


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