Il Blog di Maria Medici
05/12/2018 di Maria Medici
Mi trovo questi giorni a Gerusalemme e ci sono capitata in un momento speciale per il mondo ebraico. Infatti, si festeggia Hanukkah (letteralmente “dedizione”), una festa ebraica invernale che cade il 25 del mese di Kislew (tra novembre e dicembre). I manuali sull’ebraismo spiegano che in questa festa si ricorda la vittoria dei Maccabei sulle forze nemiche dopo una guerra durata anni, avvenuta nel II secolo a.C.

Le Scritture parlano dell’introduzione di una festa di otto giorni poiché durante la guerra, gli Ebrei non avevano potuto celebrare un’altra festa che durava otto giorni, ossia Sukkot. Ma ad un certo punto Hanukkah divenne nota come “festa delle luci” poiché secondo una leggenda talmudica i Maccabei avevano trovato un giorno nel tempio solo una piccola giara di olio per accendere la Menorah, ossia il candelabro. Nella giara c’era però olio sufficiente per accendere il lume per una sola notte, ma, grazie ad un miracolo, l’olio durò per otto notti e da allora si decise che le luci rimanessero accese per tutto quel tempo. A poco a poco si perse la memoria iniziale della festa e l’attenzione si concentrò sull’accensione dei lumi, pratica che, secondo alcuni studiosi, potrebbe avere una origine pagana, ossia riferibile al trapasso dal buio dell’inverno alla luce della rinascita della vita in primavera.
Continua a leggere e commenta l'articolo...
30/11/2018 di Maria Medici
Una importante iniziativa legislativa ha visto la luce in questi giorni, a poca distanza dalla celebrazione della giornata contro le violenze sulle donne. Si tratta di un provvedimento che istituisce di fatto una sorta di "corsia preferenziale" giudiziaria per le donne vittime di violenza e abusi. Tale corsia prevede, o dovrebbe prevedere, a possibilità di effettuare denunce e indagini in maniera più rapida, L'iniziativa porta le firme del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e di quello della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei ministri.

Il provvedimento prevede, fra le altre cose, che le denunce siano trasmesse quanto prima al Pm, senza discrezionalità da parte della polizia giudiziaria; le vittime devono essere ascoltate entro tre giorni dal magistrato dall'avvio del procedimento per tutti i casi di violenza domestica e di genere; le indagini dovranno avere priorità in caso di maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate commessi in ambito famigliare o di convivenza.
Tuttavia, qualcuno ricorda ai promotori che di "bollino rosso" si è già parlato da tempo e che, anzi, esso è previsto dal codice di procedura penale e nella legge 119/2013 sui femminicidi. In realtà, stante le buone intenzioni degli odierni promotori, il "Codice rosso" rischia di risultare alla fine uno slogan che non tocca minimamente la questione della prevenzione.
Continua a leggere e commenta l'articolo...
12/11/2018 di Maria Medici
09/08/2018 di Maria Medici
Mettere in rete un fotomontaggio del “nemico” in cui questi appare come un prigioniero delle Br, con tanto di bavaglio per farlo tacere significa esprimere anzitutto odio. È capitato a diverse persone note, di recente se non ricordo male a Salvini e ieri all’immunologo Burioni che si batte da tempo contro le posizioni dei novax. Dell’odio politico conosciamo bene le tristi vicende, specie chi ha qualche anno in più e ricorda gli anni Settanta, le uccisioni, gli attentati, le stragi, le lotte violentissime fra ragazzi di destra e sinistra. Oggi, verrebbe da dire, siamo più fortunati, perché l’odio politico viene esternato e si riproduce sul Web e non per le strade, a parole e fotomontaggi e non con i fatti. Ma siamo sicuri, poi, che sia proprio così? È vero che l’odio rimane odio ed è solo un fatto circostanziale che si possa mostrare centuplicato grazie alle nuove forme di comunicazione. Tuttavia, le possibilità offerte dal web trasformano gli individui, spesso con quel pizzico di impunità che, giustamente, viene indicata come vigliaccheria. Ed è vero anche che l’odio, specie quello che non costa nulla se non una diteggiatura di tastiera, fa proseliti.
Continua a leggere e commenta l'articolo...
20/07/2018 di Maria Medici
Succede nel 2018: una ragazza entra in una scuola militare per coronare il suo personale sogno di adolescente e dopo due anni di angherie da parte degli “anziani” è costretta a gettare la spugna. Delle prepotenze, offese e calunnie ora se ne sta occupando la Procura dei Minori di Milano. La scuola militare, la milanese Teulié, nome che ha il sapore del prestigio, ne esce sconfitta, quasi quanto la ragazza. Succede che la giovane sconfitta proviene da Napoli, e sulla sua origine meridionale, gli anziani (ma anche i colleghi del suo stesso anno) abbiano mirato per offenderla quotidianamente. Il vocabolario e l’armamentario offensivo è sempre lo stesso, “feccia”, “terrona”, “fai schifo” eccetera.
Il tutto condito da quella insana e patologica aurea di esprit de corps che caratterizza il nonnismo di certi ambienti e che nel 2018 è ancora ben presente.
Continua a leggere e commenta l'articolo...
<< < 1 2 3 4 5 6 7 8 910 > >>