Internet è la grande arena universale in cui il mondo attua i suoi scambi sociali. Tuttavia, i fautori della Rete come avvento della democrazia planetaria farebbero bene a ricredersi.
I risultati delle prove Invalsi (acronimo che sta per Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) relative agli studenti di terza media dipingono un quadro preoccupante.
La chiave per uscire dalla crisi della società non può che essere un nuovo civismo, ma su quali basi impostare un'azione? Le piazze, nel bene e nel male, lanciano segnali ben precisi in questa direzione, come pure le iniziative che aggregano e che stimolano i cittadini ad uscire dal torpore rassegnato.
Credo che una delle parole chiave di questi tempi sia “percezione”. Dal latino perceptio, il termine rimanda all’atto di prendere coscienza di una realtà che si considera esterna attraverso stimoli sensoriali che vengono analizzati attraverso processi psicologici e intellettivi.
È di qualche giorno fa un documento pubblicato dall’Associazione “L'Italia Che Verrà” in cui si ribadiscono alcuni principi di fondo che hanno accompagnato il progetto di far nascere questa realtà associativa.