La dolorosa vicenda della giovane olandese che ha deciso di lasciarsi morire per non soffrire più le conseguenze psicologiche delle violenze subite negli anni ci spinge a riflettere su quella complessa fase della vita che è l’adolescenza.
La vicenda di Noa, la ragazza olandese che ha deciso di morire per non soffrire, ha colpito tutti e, una volta tanto, non ha consentito a nessuno di compiere quelle operazioni di sciacallaggio mediatico cui siamo ormai abituati anche in presenza di questioni come la vita e la morte.
I risultati italiani delle elezioni europee hanno messo in fibrillazione un po’ tutti i partiti. Non solo quelli che hanno perso clamorosamente (M5S) o quelli che hanno nettamente vinto (Lega), anche gli altri, a cominciare dal Pd che ha fatto una buona rimonta ma che ora si trova davanti alla questione di come spendere questo risultato per non perderselo per strada, capaci come sono loro.
L’immagine della madre con la bambina in braccio scortata dalle forze di sicurezza che cercano di difenderla da una folla inferocita, quasi pronta al linciaggio, mentre si odono minacce e offese è una scena da raggelare il sangue.