Il Blog di Maria Medici
26/04/2018 di Maria Medici
L’attuale situazione politica italiana delinea il venire al pettine una serie di nodi che sarà complicato sciogliere. Esigenze di governabilità, legittimamente invocate dal Presidente Mattarella si sommano ad esigenze, altrettanto legittime, di rispondere, da parte di alcuni, in modo serio e responsabile di fronte ai cittadini e al mandato che essi hanno scelto di dare a ciascuna forza politica. Lasciamo da parte per un momento i teatrini della politica e badiamo alla sostanza.
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17/04/2018 di Maria Medici
A far riflettere chi proclama da settimane che la palma di rappresentante della nazione spetta a lui o al suo partito bisognerebbe ricordare che ci sono undici milioni e mezzo di persone che non hanno votato alle ultime elezioni, più o meno un quarto dell’elettorato. Una percentuale di questo tipo non è una anomalia (o, diciamo, nessuno la considera più tale) ma rientra nella normalità dell’arena politica. Significativo è però il fatto che di questi non votanti ben sette milioni, ossia i due terzi, sono donne. Un numero ben più alto rispetto al passato e che non ha eguali nelle altre democrazie occidentali. Vi è chi ha provato a spiegare questo fenomeno con la crisi che ha colpito la società italiana, la crisi del welfare, che ha riportato il fulcro sociale principale dentro la #famiglia, soprattutto chiedendo alla donna di farsi carico di un pesante fardello ma senza offrire una contropartita, fosse anche un riconoscimento del ruolo femminile nel sistema sociale postwelfare.
Le ragioni che hanno allontanato le #donne dal voto sono molteplici. E con tristezza capiamo come cambiano le cose, come da una stagione all’altra, anche quella che nel 1946 era stata salutata come una grande vittoria della democrazia, ossia il voto alle donne, si è mutata per tante di loro in uno stanco e alle volte rifiutato rituale.
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30/03/2018 di Maria Medici

Nei giorni immediatamente successivi alle elezioni, è apparso a Roma un murales in strada che ritraeva Di Maio e Salvini mentre si baciano con passione. Un personaggio “noto” al grande pubblico televisivo ha commentato sulla sua pagina di Fb, equivocandone il significato, la provocazione del writer romano, accusandola di essere il tipico esempio di chi giudica le persone per quello che fanno in camera da letto e non nella vita pubblica. Insomma, la privacy non si tocca, né si azzardi a giudicare l’orientamento sessuale altrui.
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08/03/2018 di Maria Medici
La festa delle donne rischia, anno dopo anno, di passare come una vuota e stanca celebrazione. E forse questo è anche un bene dato che legarsi ad una data, seppure simbolicamente importante, può far perdere di vista una battaglia che invece dura tutto l’anno. Proprio di battaglia si parla e non solo volgendo l’attenzione al nostro orticello.
In molte parti del mondo, ci dicono i rapporti delle agenzie internazionali, la condizione delle donne è ancora molto al di là di quei diritti elementari che segnano il confine fra una vita degna di questo nome e una condizione subumana. In confronto le conquiste ottenute dalle donne in Occidente sembrano qualcosa di estremamente irraggiungibile.
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25/02/2018 di Maria Medici
Il 2018 è l’anno in cui ricorre il centenario della fine della prima guerra mondiale, la triste carneficina che ha insanguinato soprattutto l’#Europa. Sono in pochi, però, a ricordare che in questo anno ricorre il centenario di un altro evento, curiosamente relegato nell'angolo quasi oscuro della memoria collettiva: quello della pandemia conosciuta come l'influenza spagnola.

Un evento che si rivelò nel marzo del #1918, per poi, attraverso diverse ondate, proseguire la sua corsa fino al #1920. Se la prima guerra mondiale contò circa 17 milioni di vittime, mentre la seconda ne conterà 60 milioni (e per questo vengono considerati gli eventi storici più luttuosi del XX secolo, ma anche dell’era moderna), la pandemia di cui ricorre quest'anno il centenario di vittime riuscì a mieterne tra i 50 e i 100 milioni, aggiudicandosi quindi il probabile triste primato dell'evento circoscritto che ha causato più vittime nella storia dell'umanità. Un individuo su tre nel mondo contrasse la malattia per un totale di 500 milioni di persone. Come ha scritto nel suo bel libro #LauraSpinney, 1918.
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