La vicenda di Noa, la ragazza olandese che ha deciso di morire per non soffrire, ha colpito tutti e, una volta tanto, non ha consentito a nessuno di compiere quelle operazioni di sciacallaggio mediatico cui siamo ormai abituati anche in presenza di questioni come la vita e la morte.
Nei prossimi giorni, anzi qualche Paese ha cominciato oggi, quasi 350 milioni di cittadini saranno chiamati a votare per il rinnovo del Parlamento europeo.
L’immagine della madre con la bambina in braccio scortata dalle forze di sicurezza che cercano di difenderla da una folla inferocita, quasi pronta al linciaggio, mentre si odono minacce e offese è una scena da raggelare il sangue.
Ci sono temi che per loro natura intrinseca e per le questioni e i rimandi che pongono in essere, dovrebbero essere tenuti lontani dalla rigidità dogmatica di qualunque bandiera.