Qualche giorno fa, alla notizia che un barcone pieno di migranti si è rovesciato in mezzo al mare sui social sono apparsi numerosi commenti ironici e ferocemente di giubilo per la presunta morte di esseri umani.
È facile non accorgersi che dietro l’angolo di casa nostra si possano celare pezzi di storia più o meno antica o recente. Soprattutto, in una città come Roma, abbondano le targhe celebrative poste spesso su palazzi altrimenti anonimi.
I risultati delle prove Invalsi (acronimo che sta per Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione) relative agli studenti di terza media dipingono un quadro preoccupante.
Sulla situazione di degrado e decadenza di Roma è possibile ormai raccogliere una vasta messe di opinioni caratterizzata essenzialmente da indignazione e senso di impotenza.
Greta Thumberg, la giovane pasionaria dell’ambiente, nella sua battaglia coraggiosa ha dovuto fare i conti con la cattiveria dei nemici della verità. I nemici della verità sono una congregazione molto eterogenea accomunata da alcune convinzioni, direi molto di base, dato il livello mentale che li caratterizza.