“Voglia di Gorbaciov”. Ci fu un momento in cui qui da noi girava lo scherzoso annuncio che invitava all’acquisto di una finta “voglia” da attaccarsi sulla fronte, per imitare il capo sovietico.
Qualche giorno fa, alla notizia che un barcone pieno di migranti si è rovesciato in mezzo al mare sui social sono apparsi numerosi commenti ironici e ferocemente di giubilo per la presunta morte di esseri umani.
È facile non accorgersi che dietro l’angolo di casa nostra si possano celare pezzi di storia più o meno antica o recente. Soprattutto, in una città come Roma, abbondano le targhe celebrative poste spesso su palazzi altrimenti anonimi.
La dolorosa vicenda della giovane olandese che ha deciso di lasciarsi morire per non soffrire più le conseguenze psicologiche delle violenze subite negli anni ci spinge a riflettere su quella complessa fase della vita che è l’adolescenza.