Il Blog di Maria Medici
31/12/2020 di Maria Medici
11/04/2020 di Maria Medici
Il tempo della
Pasqua è tempo di
rinascita, così il messaggio cristiano ci indica che la morte può essere sconfitta. Non è la morte del corpo contro la quale i limiti biologici della nostra esistenza si infrangono inutilmente. L’annuncio della Resurrezione ci invita a riflettere sul bisogno disperato di rinascita che è dentro di noi e che, quasi seguendo i ritmi della natura, si riaffaccia sempre e comunque davanti alla morte.
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24/12/2019 di Maria Medici
È tempo di Natale e, a seguire le tendenze culturali d’ordinanza, ci si dovrebbe sentire tutti più buoni. Non tornano i conti, però, relativamente al clima che sembra imperare sempre più nelle nostre città.
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06/02/2019 di Maria Medici
L’eco significativa avuta nella stampa e nei notiziari dell’incontro di Carlo Calenda con uno spaccato del mondo delle associazioni civiche non deve essere considerato alla sola luce della novità rappresentata dal documento lanciato dallo stesso Calenda nel panorama politico italiano.
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05/12/2018 di Maria Medici
Mi trovo questi giorni a Gerusalemme e ci sono capitata in un momento speciale per il mondo ebraico. Infatti, si festeggia Hanukkah (letteralmente “dedizione”), una festa ebraica invernale che cade il 25 del mese di Kislew (tra novembre e dicembre). I manuali sull’ebraismo spiegano che in questa festa si ricorda la vittoria dei Maccabei sulle forze nemiche dopo una guerra durata anni, avvenuta nel II secolo a.C.

Le Scritture parlano dell’introduzione di una festa di otto giorni poiché durante la guerra, gli Ebrei non avevano potuto celebrare un’altra festa che durava otto giorni, ossia Sukkot. Ma ad un certo punto Hanukkah divenne nota come “festa delle luci” poiché secondo una leggenda talmudica i Maccabei avevano trovato un giorno nel tempio solo una piccola giara di olio per accendere la Menorah, ossia il candelabro. Nella giara c’era però olio sufficiente per accendere il lume per una sola notte, ma, grazie ad un miracolo, l’olio durò per otto notti e da allora si decise che le luci rimanessero accese per tutto quel tempo. A poco a poco si perse la memoria iniziale della festa e l’attenzione si concentrò sull’accensione dei lumi, pratica che, secondo alcuni studiosi, potrebbe avere una origine pagana, ossia riferibile al trapasso dal buio dell’inverno alla luce della rinascita della vita in primavera.
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